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Nel 1980, venne costruito il primo stadio europeo di Football Americano in Provincia di Terni, dove l’Italia, nel 1983, divenne il primo campione internazionale della storia del Football Americano

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Il Football Americano, uno sport di contatto, velocità e potenza che molti conosco grazie al film Bulldozer di Bud Spencer, e che qui a Terni, venne fondata la Federazione Europea di Football Americano , insieme alla Federazione Italiana di Football Americano, e proprio qui nel 1983 l’Italia vinse il campionato europeo di Football Americano, il campionato internazionale di Football Americano della Storia.

Ma come mai proprio a Castel Giorgio in Provincia di Terni, nacque la Federazione di Football Americano? Innanzitutto la centralità dell’Umbria rispetto ad altre regioni, poi perché ci fu l’Interessamento del sindaco di Castel Giorgio, Giuseppe Calistri, insieme al giornalista e filantropo Bruno Beneck, ed al giornalista e ”futbalista” Marcello Loprencipe, che conciliava lo sport con la cultura, poiché oltre ad essere un campione dello sport è anche un archeologo stimato, uno scrittore ed un laureato in storia, che nelle terre ternane trovarono accoglienza e spirito sportivo proprio delle genti umbre.

Esiste una leggenda che racconto anche se non ho le prove, ma si dice che durante la guerra americani, partigiani russo-slavi ed italiani, insieme ai combattenti della liberazione italiani hanno organizzato dei mini tornei per festeggiare la fine della guerra, poiché il football americano è grinta forza all’interno del rispetto e dell’educazione.

Nel 1977 Bruno Beneck che è già stato presidente della federazione italiana di baseball, e adesso vuole importare in Italia il Football Americano, trovando purtroppo, le resistenze dei ”cugini” che a digiuno di vittorie hanno paura di perdere potenziali giocatori, ma la volontà di Beneck, vengono premiate grazie al sindaco umbro Calistri, che offre la disponibilità dell’impianto di Castel Giorgio, ai giocatori di Football Americano, che qualcuno chiama ”Futbolisti”, e dopo aver organizzato il torneo di Viareggio di Football Americano del 1977, dove alcune squadre di Football Americano, si affrontano in un torneo semi-ufficiale, vinto dalla squadra dei Tori Torino, nel 1980, all’interno dell’impianto umbro, si gioca il primo campionato italiano di football americano ufficiale della storia, ed a vincere sono i Lupi di Roma, una delle più antiche squadre del mondo del Football Americano, ma nel 1983 arriva la consacrazione, poiché l’Italia, nonostante la concorrenza feroce dei rugbysti, riesce a far diventare il movimento italiano di football americano, il migliore d’Europa, secondo solo al movimento americano, e grazie alla volontà dei Futbolisti, viene organizzato il primo campionato europeo di Football Americano a Castel Giorgio, ed a vincere è proprio la Nazionale Italiana, che nel primo campionato internazionale della storia di Football americano si laurea Campione d’Europa, grazie alle vittorie superlative contro l’Austria, dove l’Italia vince per ben 87-0, e nella finale contro la Finlandia, che nonostante abbia nelle file giocatori americani naturalizzati, perde la sfida contro l’Italia per 18-6, la stessa Italia del Football Americano, che ha scelto la Provincia di Terni come terra sportiva d’azione

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1994: Sven Goran Eriksson vince la Coppa Italia con la Sampdoria stabilendo un record tuttora imbattuto

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Sven Goran Eriksson ci ha lasciato, ed oltre ad essere un allenatore vincente in tutte le piazze dove diretto le squadre calcistiche, è stato anche un allenatore della Sampdoria, la squadra genovese che da cinquanta anni e gemellata con la Ternana, e proprio con i genovesi blucerchiati, l’allenatore svedese ha ottenuto un record che é quello della finale vinta con il maggiore scarto di goal segnati, poiché la Sampdoria allenata da Sven Goran Eriksson vinse con l’Ancona per il risultato di 6-1, che è il risultato con il maggiore scarto di reti segnate in una finale di Coppa Italia, e questo risultato è merito della potenza della squadra blucerchiata genovese, ma anche della disposizione tattica decisa dall’ottimo allenatore svedese, che da profeta del 4-4-2, riuscì a far diventare la Sampdoria una squadra vincente nei risultati ma anche potente da un punto di vista della preparazione atletica, e fu proprio l’atletismo praticato da Eriksson che permise ai doriani di vincere la Coppa Italia, prima eliminando le avversarie considerate a torto più forti, e poi annichilendo gli anconetani bianco rossi per il risultato di 6-1 che è ancora un record imbattuto per via delle reti segnati dalla Sampdoria, in una finale che è ancora ricordata con orgoglio dai blucerchiati gemellati dei ternani.

Ternana Live ringrazia Quelli della Samp per la foto fornitagli

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Se ne è andato Sven Goran Eriksson: Ternana Live fa le condoglianze ai gemellati sampdoriani

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Ci ha lasciato Sven Goran Eriksson, a seguito di una lotta contro un male che non gli ha lasciato scampo. Sven Goran Eriksson è stato uno degli allenatori più vincenti di tutti i tempi, e che ha rivoluzionato il calcio con metodi di gioco efficaci ed innovativi, che gli hanno permesso di vincere ovunque, anche con delle squadre considerate modeste ma che alla fine vincevano campionati e coppe contro squadre considerate più blasonate. Sven Goran Eriksson cominciò una carriera piena di successi con l’IFK Goteborg che grazie ai suoi insegnamenti divenne la prima squadra svedese a vincere una coppa europea di calcio, trionfando nella doppia finale della coppa uefa 1981-1982 contro l’Amburgo vincendo per 3-0 in Svezia ed 1-0 in Germania, a cui seguirono successi in Portogallo dove con il Benfica di Lisbona vinse il campionato portoghese e la coppa del Portogallo, a cui seguì l’approdo nel campionato italiano dove Sven Goran Eriksson vinse in tutte le piazze del campionato italiano, ricevendo sia elogi da calciatori e giornalisti, sia l’applauso dei tifosi delle squadre che allenava, poiché l’allenatore svedese riuscì a vincere una Coppa Italia con la Roma nel 1986 facendo così qualificare la Roma alla Coppa delle Coppe dell’edizione successiva, per poi approdare a Genova nella sponda della Sampdoria, in cui fece vincere la quarta Coppa Italia alla Squadra sampdoriana, che grazie ai suoi insegnamenti, riuscì non solo a trionfare nella coppa nazionale italiana, ma con il punteggio di 6-1 sulla malcapitata Ancona, dando alla Sampdoria il doppio record di squadra campionessa con il maggiore scarto di reti segnate sulla squadra avversaria. Poi venne l’approdo alla Lazio, dove Sven Goran Eriksson divenne l’artefice del biennio più glorioso della squadra bianco cerulea romana, poiché con i capitolini laziali, l’allenatore Svedese vinse la Coppa delle Coppe dell’edizione 1998-1999, dove la Lazio batté 2-1 il Real Mallorca, e questa vittoria fu un altra doppia vittoria poiché quell’edizione fu l’ultima edizione del torneo della Coppa Europea delle Coppe,  ed laziali vincendo quella finale, ebbero come ulteriore premio di tenere con se la coppa delle coppe dell’ultima finale disputata del torneo. Purtroppo Sven Goran Eriksson ci ha lasciato dopo una dura lotta contro un male incurabile, ma il suo ricordo vivrà in eterno insieme adi suoi trionfi come allenatore, che ha dato un grande esempio positivo ad intere generazioni di sportivi di tutto il mondo

Ternana Live ringrazia quelli della Samp per l’immagine concessa

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All’anfiteatro di Interamna-Terni veniva giocato Lo ”strappalla”, il gioco dell’Antica Roma che ha fatto nascere i giochi con la palla moderni

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La passione per gli sport con la palla e soprattutto il calcio non nasce nell’epoca moderna, ma viene dalle epoche antiche in cui I romani giocavano ad un gioco con la palla denominato ”Strappalla”, i quali a loro volta conobbero alcuni giochi con le sfere che erano diffusi tra gli antichi greci, poiché i romani occuparono dei territori ellenici del II secolo a.C. Tali giochi erano diffusi presso gli antichi greci con i nomi di ”Harpaston” ed ”Episkouros”, che tradotti in italiano significano ”strappalla” e ”calpalla”,  in cui due squadre si affrontavano usando in entrambi le mani ed i piedi, con la differenza che nell’Harpaston si usavano le mani ed i piedi per fare punto, mentre nell’Episkouros si potevano usare solo le mani per passare la palla,  mentre solo i piedi dovevano essere usati per fare i punti, ed in entrambi i giochi l’obbiettivo della squadra era di portare la palla oltre la linea del campo. I romani affascinati da questi due giochi decisero di modificarli lievemente, rendendolo più veloci e dove la linea del campo venne in parte sostituita dalle assi di legno nello strappalla-episkouros, mentre nello strappalla-harpaston il gioco rimane invariato con le stesse regole che si usavano nei territori greci, ed i nuovi giochi seppure diversi diventano i principali sport dell’Antica Roma, diffusi tra adulti e bambini. L’importanza di questo gioco fa si che le partite vengano disputati negli anfiteatri e nelle arene della penisola italica, dove le squadre cittadine si affrontano tra di loro in partite combattute. Gli antichi romani diffusero poi un tutto il territorio che apparteneva alla Repubblica dell’Antica Roma e poi dell’Impero Romano Erano infatti frequenti varie partite fra i romani e le popolazioni autoctone dell’Impero Romani, anticipando con molto anticipo le sfide tra le nazionali dell’Italia e della Francia, della Germania, della Grecia, della Spagna, del Portogallo e di tutte le micro nazioni dell’impero romano, con la partita più famosa che fu giocata contro i britannici nel 276 d.C. e vide proprio i “barbari inglesi” prevalere col punteggio di 1-0.

La redazione di Ternana Live ringrazia wikipedia per l’immagine concessa

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