Inutile parlare di calcio giocato, sarebbe inutile anche fare questo articolo, inutile parlare della gara di ieri, dell’ennesimo arbitraggio insufficiente, del rosso dato a Proietti, delle 6 palle gol avute della Ternana. Tutto inutile. Anzi, tutto assurdo.
Purtroppo, ormai, da mesi le vicende extracalcistiche hanno preso il sopravvento, praticamente di calcio non si parla più. Superfluo dire che la squadra è in una fase cruciale del campionato, che la classifica si fa via via sempre più complicata, che saluta il secondo allenatore nel giro di 1 anno. Di quello che è successo nel post partita fatichiamo a trovare le parole, condanniamo con fermezza ciò che tutti sanno e hanno visto. Scene da brividi, da film horror per chi ama la Ternana.
La Ternana è ovunque: notizie che rincorrono, quotidiani e siti nazionali parlano del violento accaduto. Un umiliazione tremenda.
Ormai si è creata, tra dirigenza e tifosi, una frattura difficile da colmare, una rottura che solamente un miracolo sportivo (e forse nemmeno) e qualche scusa detta in maniera sincera potrebbero risanare.
Noi ternani abbiamo tanti, molti, moltissimi difetti ma siamo un popolo che darebbe la vita per la propria squadra.
È vero, ha ragione chi dice che nella nostra storia non abbiamo vinto mai niente e noi aggiungiamo che non vinceremo mai niente, ma noi non amiamo la nostra squadra per via dei trofei alzati al cielo, il nostro amore prescinde da tutto, il nostro amore è solo per quei due colori.
Forse per chi è extracittadino non lo capisce, amare la Ternana non è facile, abbiamo subito tante angherie nella nostra storia calcistica che avrebbero affossato qualunque realtà. Essere prevenuti dunque è il nostro modo di difenderci. Ma ogni cosa ha un limite e la misura è colma. Certe situazioni e certi gesti non sono comprensibili, non possono essere accettati, non si può più sorvolare!
E nonostante tutto siamo sempre qui insieme ai nostri fratelli ternani perché amare la Ternana è difficile ma affascinantemente meraviglioso!
Foto: Stefano Principi