A Terni, all’ingresso in campo di Omolade, per l’esordio in Serie B con la maglia del Treviso, circa trenta ultras al seguito della squadra veneta, e non nuovi a episodi di razzismo[13], ritirano per protesta gli striscioni e abbandonano lo stadio[14]. I tifosi della Ternana, notoriamente di sinistra, sommergono di fischi i trevigiani[15]. Lo sponsor del Treviso annuncia di voler ritirare il proprio nome dalle maglie della squadre, per non vederlo accostare ad episodi di razzismo[16]. Nella giornata successiva, in occasione di Treviso-Genoa per opporsi al razzismo e solidarizzare con il compagno di squadra Omolade, tutti i giocatori del Treviso, compresi l’allenatore e la panchina, fecero il proprio ingresso in campo con il volto dipinto di nero[17]. L’iniziativa ha un enorme eco mediatico e le immagini fanno il giro del mondo[15]. Nel corso di quella partita Omolade segna pure l’unico suo gol con la maglia del Treviso[14]. A seguito della vicenda, nel novembre 2001 l’UEFA assegna ad Omolade e al Treviso il Premio Fair Play[15].