“Soddisfatto del mercato? Diciamo coerente con quelle che sono le nostre ambizioni di quest’anno”. Esordisce così il tecnico rossoverde Cristiano Lucarelli alla vigilia del match di Como. Alla ripresa del campionato, infatti, le Fere saranno impegnate in terra lombarda domani, domenica 17 settembre, alle ore 16.15.
“È una delle poche volte che termino la settimana contento di quello che abbiamo fatto e di come ci siamo allenati. Sono molto esigente è vero ma si contano sulle dita della mano le volte che sono soddisfatto del lavoro svolto. In tal senso, la pausa ha fatto comodo un po’ a tutti”.
“I nuovi? Soprattutto per De Boer pur non parlando un inglese fluente ho capito che gli serve ancora un po’ di tempo. Stessa cosa per Viviani, il suo minutaggio al momento è ridotto. Viviani verrà con noi, De Boer no. Per il resto tutti disponibili, Alba Ramos l’abbiamo mandato a giocare con la formazione Primavera. Se manca una mezz’ala mancina? Mettiamola così, se trovassi in giro un altro Palumbo metterei io i soldi dell’ingaggio. In ogni caso, in quel ruolo abbiamo anche Pyyhtia. A livello tattico in alcune gara qualora dovremmo rincorrere la partita potremmo giocare anche con Falletti dietro due punte ma ci vuole una mediana importante. Sono situazioni che stiamo valutando ma ci vuole ancora tempo per poterle adottare quantomeno dal primo minuto“.
“Falletti sta crescendo tantissimo, con la struttura che è non è utopia vederlo come vertice basso davanti alla difesa. Molto spesso si abbassa durante la partita per venire a prendere la palla, quando nel tempo calerà con i suoi strappi ce lo vedrei bene. In una squadra ci sono tanti leader, tecnico, per dialettica ecc.. lui è in un’età che può fare questo”.
“Se i bookmakers ci danno così in basso nella classifica delle rose più attrezzate è meglio per noi, a me piacciono i numeri ma poi i giocatori bisogna andarli a vedere dal vivo. Mi fido più della classifica che ci sarà verso la nona giornata, è un riferimento più attendibile”.
“Con Moreno Longo siamo anche amici. Domani è la classica partita dove i complimenti mi interessano poco, metto davanti il risultato. Abbiamo in rosa diversi giovani che hanno tanto entusiasmo ma che hanno bisogno di risultati per continuare su questa falsa riga. Avessimo avuto una squadra più esperta magari sarebbe stato diverso, il rischio di avere dei giovani è questo ma è calcolato. Il Como è la classica squadra mina vagante che se gli gira tutto bene può tranquillamente entrare nei playoff”.
“Abbiamo un reparto offensivo composto da ottimi giocatori con degli elementi che possono cambiare volto della gara in corsa. Il primo pensiero dell’allenatore dovrebbe essere quello di capire quali sono i giocatori che alzandosi dalla panchina possono cambiare la partita. Io chiedo anche al mio staff di dirmi quale dovrebbe essere l’undici da schierare e spesso non facciamo le stesse scelte. Favilli non ha la capacità di entrare a partita in corso come magari Raimondo, Favalusi o Distefano. Lo abbiamo rivoluto con noi perché ci aspettiamo che faccia i gol che ci servono ma ha bisogno di entrare in condizione il prima possibile. Poi con la sua struttura fisica ci permette di fare un lancio su di lui e far salire la squadra se siamo in difficoltà. Stiamo lavorando per cercare di mettere tutte queste cose nelle partite”.
“Impianti sportivi? Abbiamo fatto diversi sopralluoghi e al momento ci sono tre soluzioni. A breve dovremo lasciare il campo di Narni per dei lavori perciò abbiamo necessità di trovare un campo alternativo per una mesata”.