Era il 1999 , dieci anni dopo il crollo del muro di Berlino, e della fine dell’Urss, con tanti popoli, dell’Europa Orientale, che dopo tanto tempo diventavano liberi, ma che al tempo stesso iniziavano a farsi la guerra tra di loro, per via delle tensioni etniche che fino a quel momento erano state represse e per via della crisi economica postcomunista, con strascichi di odio che non sono terminati, e con guerre civili politiche e religiose che ancora perdurano. Una guerra sanguinosa (ed al tempo stesso ridicola) era scoppiata nei Balcani. La guerra nell’ex Jugoslavia, che esplose, tra le tante regioni del paese, le quali in un crescendo di nazionalismo regionalista(perdonatemi l’ossimoro) fecero finire il paese balcanico, in un vortice di guerre e violenze di ogni tipo. Da quel paese, provenivano centinaia di partigiani, che avevano combattuto in Centro Italia ed in Umbria, contro il Nazismo ed il Fascismo durante la seconda guerra mondiale, ed insieme ai partigiani italiani contribuirono alla sconfitta del Nazismo e del Fascismo. La Ternana, fu però vicina al popolo slavo, e decise di organizzare per la pace tra i popoli, un torneo calcistico a cui partecipassero la Ternana lo Stella Rossa di Belgrado (che nonostante la tragedia del proprio paese aveva da poco vinto la coppa campioni e la coppa intercontinentale), ed il Kopenaghen, poiché la capitale Danese aveva ospitato le trattative di pace, e si mostrò disponibile ad un amichevole, e per questo venne cooptata dalla compagine rossoverde per il torneo di San Valentino. La vittoria andò poi alla Stella Rossa di Belgrado, recente Campione d’Europa e vincitrice della Coppa Intercontinentale, ma con la sorpresa Ternana che batte il Kopenaghen, squadra all’epoca campione di Danimarca, e con le partite che si svolsero un in clima di pace e rispetto reciproco