Connect with us

AMARCORD

Coppa Italia 1979-1980: quando la Ternana arrivò terza in Coppa Italia di Serie A

Published

on

Il campionato del 1979-1980 un campionato drammatico e paradossale: drammatico per l retrocessione che terrà la Ternana in serie per 12 anni dal 1980 al 1992, ma paradossale perché in Coppa Italia Nazionale la Ternana ottenne un terzo posto dopo aver eliminato Avellino, Como, Fiorentina, Hellas Verona e Napoli, ed essersi arresa in semifinale solo alla Roma futura vincitrice della Coppa d’Italia del 1980. arrivando terza a pari merito con la Juventus altra semifinalista.

Un annata che ha dato (quasi) il meglio ma anche il peggio della storia rossoverde, e che era iniziata con l’addio alla società rossoverde delle famiglie Taddei e Tiberi che avevano portato la Ternana in serie A, e l’arrivo del presidente Garofoli, un buon imprenditore nella vita di tutti i giorni, ma che nel calcio si dimostrò poco capace e portò la squadra alla retrocessione, e che subito si inimicò l’ambiente sportivo, litigando con allenatori, calciatori, e creando scompiglio nella squadra che in quel periodo giocava stabilmente in Serie B, e se fino a quel momento, la Ternana riusciva a giocare bei campionati, alla fine del campionato 1980 dovette retrocedere in Serie C.

La Coppa Italia era iniziata invece molto bene poiché portata avanti dalla dirigenza Taddei-Tiberi, che in quel periodo dopo i fasti della serie A avevano tenuto la Ternana stabile in serie B con un buon vivaio di giovani che finiva spesso e volentieri nelle squadre di serie A, e nella Coppa Italia di calcio del 1979-1980, a seguito della scelta dei gironi calcistici, nel girone della Ternana in Coppa Italia, vennero inserite Avellino, Como, Fiorentina ed Hellas Verona, tutte squadre in serie A, che avevano vinto quasi tutte campionati italiani, coppe internazionali, e coppe Italia, e la Ternana doveva essere la Cenerentola. Ma la Ternana non si fece intimidire, e riuscì ad eliminare tutte le concorrenti blasonate, con un gioco arcigno e difensivo, che le permise di pareggiare tre partite, e vincere lo scontro diretto contro l’Hellas Verona, che dovette soccombere contro la Ternana per 3-2. La presenza di Roberto Boninsegna nelle file veronesi, secondo la stampa sportiva, non avrebbe lasciato scampo alla Ternana, poiché Roberto Boninsegna era stato uno dei più forti attaccanti italiani de decenni 1960-1970, dove aveva aveva vinto il torneo di Viareggio con l’Inter, e successivamente era stato campione d’Italia prima con l’Inter, e poi con la Juventus con cui divenne anche campione internazionale, vincendo con i bianconeri di Torino una Coppa Uefa nel 1977, ma nonostante i favori della vigilia, gli Hellasini Veronesi vennero battuti 3-2 dalla Ternana, e Roberto Boninsegna non riuscì a piegare la difesa rossoverde. Nella partita successiva, la Ternana pareggiò contro il Como, che nella propria squadra aveva la presenza in difesa di Pietro Vierchowod, uno dei difensori più forti del del mondo nel ventennio 1979-1999, e che sarà un futuro campione d’Italia e d’Europa con la Sampdoria e con il Milan, mentre con la Nazionale Italiana di calcio diverrà campione del mondo nel 1982, mentre in attacco i comaschi avevano nelle proprie fila Aldo Serena, un futuro campione d’Italia e d’Europa con Milan, Inter , Torino e Juventus, forte fisicamente e capace di segnare anche due goal a partita, ma in questa partita il Como anziché avere partita facile contro le Fere Ternane venne messo in seria difficoltà, mentre fu la Ternana che dominò la gara, con i comaschi che vennero costretti al pareggio per 2-2. Addirittura, la Ternana eliminò anche la Fiorentina, che aveva vinto la Coppa Internazionale Italo-Inglese nel 1975, e che nelle proprie file aveva Giancarlo Antognoni e Giovanni Galli, che negli anni a venire saranno entrambi campioni del mondo con l’Italia nel 1982, ma fu la Viola Toscana ed i suoi assi calcistici che dovettero arrendersi alle giocate della Ternana, che costrinse i toscani al pareggio per 0-0, ed in quella partita il centrocampista della Viola Giancarlo Antognoni, quarto classificato ai mondiali del 1978 con la Nazionale Italiana, venne fermato dalla difesa della Ternana che gli impedì anche di creare manovre offensive per l’attacco viola. Anche contro l’Avellino, che in quel periodo giocava in serie A, e nella squadra irpina militavano il futuro portiere del Milan Ottorino Piotti, ed il calciatore Andrea Carnevale, che vincerà lo scudetto e la Coppa Uefa con il Napoli di Maradona, è la Ternana che domina la gara, costringendo i Lupi Irpini Avellinesi allo 0-0,  ed in quella partita l’asso avellinese Andrea Carnevale non riuscì a perforare la difesa Ternana, venendo quindi eliminato al primo turno. La Ternana, subito dopo il primo turno, venne inserita nei quarti di finale contro il Napoli che nel 1976 ha vinto la Coppa Italia, ma anche qui ci fu un miracolo sportivo, con  la Ternana che eliminò gli azzurri partenopei, stavolta vincendo addirittura nel doppio confronto, poiché la Ternana vinse per 1-0 a Terni e perse a Napoli per 1-2, ma grazie alle regole del goal in trasferta fu la Ternana ad essere promossa alla semifinale, e la stessa Ternana avrebbe giocato successivamente la semifinale contro la Roma di Bruno Conti e Giancarlo Ancellotti.

Purtroppo il campionato fino a dicembre 1979 era più che discreto fino all’arrivo del presidente Garofoli, che a causa della sua gestione personale troppo autoritaria e personalistica, litigò con gli allenatori della Ternana Pietro Santin ed Omero Andreani, che invece avevano creato una squadra unita e legata alla città, e dopo lo scontro contro gli allenatori, ne nacque un successivo scontro con tutta la squadra in un ambiente che nella primavera del 1980 era ormai quasi ingestibile, e proprio in quel periodo di tensioni enormi, la Ternana deve affrontare la Roma in Coppa Italia, e se la partita di andata a Terni finisce 1-1, con la compagine giallorossa severamente impegnata dalle giocate rossoverdi, al ritorno la Ternana perde 2-0 contro la Roma all’Olimpico di Roma, ma il problema non è tanto l’eliminazione che comporta un terzo posto, a pari merito con la Juventus che nell’altra semifinale viene sconfitta dai cugini del Torino, e le Fere Umbre in quella partita hanno un grande rimpianto: la squadra della Ternana si presenta all’olimpico divisa e nervosa, con un gioco che è buono ma che è poco convinto, e la Roma vince ma al tempo stesso deve impegnarsi contro una squadra di Serie B, che oltretutto non è neanche convita del proprio potenziale.

La stagione si conclude con al doppia delusione, della mancata vittoria in Coppa Italia e la retrocessione che porterà la Ternana in serie c per 12 anni, a causa di una gestione sbagliata, con il rammarico di un grande potenziale non usato bene dalla dirigenza

Continua a leggere
Leggi i commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

AMARCORD

1994: Sven Goran Eriksson vince la Coppa Italia con la Sampdoria stabilendo un record tuttora imbattuto

Published

on

Sven Goran Eriksson ci ha lasciato, ed oltre ad essere un allenatore vincente in tutte le piazze dove diretto le squadre calcistiche, è stato anche un allenatore della Sampdoria, la squadra genovese che da cinquanta anni e gemellata con la Ternana, e proprio con i genovesi blucerchiati, l’allenatore svedese ha ottenuto un record che é quello della finale vinta con il maggiore scarto di goal segnati, poiché la Sampdoria allenata da Sven Goran Eriksson vinse con l’Ancona per il risultato di 6-1, che è il risultato con il maggiore scarto di reti segnate in una finale di Coppa Italia, e questo risultato è merito della potenza della squadra blucerchiata genovese, ma anche della disposizione tattica decisa dall’ottimo allenatore svedese, che da profeta del 4-4-2, riuscì a far diventare la Sampdoria una squadra vincente nei risultati ma anche potente da un punto di vista della preparazione atletica, e fu proprio l’atletismo praticato da Eriksson che permise ai doriani di vincere la Coppa Italia, prima eliminando le avversarie considerate a torto più forti, e poi annichilendo gli anconetani bianco rossi per il risultato di 6-1 che è ancora un record imbattuto per via delle reti segnati dalla Sampdoria, in una finale che è ancora ricordata con orgoglio dai blucerchiati gemellati dei ternani.

Ternana Live ringrazia Quelli della Samp per la foto fornitagli

Continua a leggere

AMARCORD

Se ne è andato Sven Goran Eriksson: Ternana Live fa le condoglianze ai gemellati sampdoriani

Published

on

Ci ha lasciato Sven Goran Eriksson, a seguito di una lotta contro un male che non gli ha lasciato scampo. Sven Goran Eriksson è stato uno degli allenatori più vincenti di tutti i tempi, e che ha rivoluzionato il calcio con metodi di gioco efficaci ed innovativi, che gli hanno permesso di vincere ovunque, anche con delle squadre considerate modeste ma che alla fine vincevano campionati e coppe contro squadre considerate più blasonate. Sven Goran Eriksson cominciò una carriera piena di successi con l’IFK Goteborg che grazie ai suoi insegnamenti divenne la prima squadra svedese a vincere una coppa europea di calcio, trionfando nella doppia finale della coppa uefa 1981-1982 contro l’Amburgo vincendo per 3-0 in Svezia ed 1-0 in Germania, a cui seguirono successi in Portogallo dove con il Benfica di Lisbona vinse il campionato portoghese e la coppa del Portogallo, a cui seguì l’approdo nel campionato italiano dove Sven Goran Eriksson vinse in tutte le piazze del campionato italiano, ricevendo sia elogi da calciatori e giornalisti, sia l’applauso dei tifosi delle squadre che allenava, poiché l’allenatore svedese riuscì a vincere una Coppa Italia con la Roma nel 1986 facendo così qualificare la Roma alla Coppa delle Coppe dell’edizione successiva, per poi approdare a Genova nella sponda della Sampdoria, in cui fece vincere la quarta Coppa Italia alla Squadra sampdoriana, che grazie ai suoi insegnamenti, riuscì non solo a trionfare nella coppa nazionale italiana, ma con il punteggio di 6-1 sulla malcapitata Ancona, dando alla Sampdoria il doppio record di squadra campionessa con il maggiore scarto di reti segnate sulla squadra avversaria. Poi venne l’approdo alla Lazio, dove Sven Goran Eriksson divenne l’artefice del biennio più glorioso della squadra bianco cerulea romana, poiché con i capitolini laziali, l’allenatore Svedese vinse la Coppa delle Coppe dell’edizione 1998-1999, dove la Lazio batté 2-1 il Real Mallorca, e questa vittoria fu un altra doppia vittoria poiché quell’edizione fu l’ultima edizione del torneo della Coppa Europea delle Coppe,  ed laziali vincendo quella finale, ebbero come ulteriore premio di tenere con se la coppa delle coppe dell’ultima finale disputata del torneo. Purtroppo Sven Goran Eriksson ci ha lasciato dopo una dura lotta contro un male incurabile, ma il suo ricordo vivrà in eterno insieme adi suoi trionfi come allenatore, che ha dato un grande esempio positivo ad intere generazioni di sportivi di tutto il mondo

Ternana Live ringrazia quelli della Samp per l’immagine concessa

Continua a leggere

AMARCORD

All’anfiteatro di Interamna-Terni veniva giocato Lo ”strappalla”, il gioco dell’Antica Roma che ha fatto nascere i giochi con la palla moderni

Published

on

La passione per gli sport con la palla e soprattutto il calcio non nasce nell’epoca moderna, ma viene dalle epoche antiche in cui I romani giocavano ad un gioco con la palla denominato ”Strappalla”, i quali a loro volta conobbero alcuni giochi con le sfere che erano diffusi tra gli antichi greci, poiché i romani occuparono dei territori ellenici del II secolo a.C. Tali giochi erano diffusi presso gli antichi greci con i nomi di ”Harpaston” ed ”Episkouros”, che tradotti in italiano significano ”strappalla” e ”calpalla”,  in cui due squadre si affrontavano usando in entrambi le mani ed i piedi, con la differenza che nell’Harpaston si usavano le mani ed i piedi per fare punto, mentre nell’Episkouros si potevano usare solo le mani per passare la palla,  mentre solo i piedi dovevano essere usati per fare i punti, ed in entrambi i giochi l’obbiettivo della squadra era di portare la palla oltre la linea del campo. I romani affascinati da questi due giochi decisero di modificarli lievemente, rendendolo più veloci e dove la linea del campo venne in parte sostituita dalle assi di legno nello strappalla-episkouros, mentre nello strappalla-harpaston il gioco rimane invariato con le stesse regole che si usavano nei territori greci, ed i nuovi giochi seppure diversi diventano i principali sport dell’Antica Roma, diffusi tra adulti e bambini. L’importanza di questo gioco fa si che le partite vengano disputati negli anfiteatri e nelle arene della penisola italica, dove le squadre cittadine si affrontano tra di loro in partite combattute. Gli antichi romani diffusero poi un tutto il territorio che apparteneva alla Repubblica dell’Antica Roma e poi dell’Impero Romano Erano infatti frequenti varie partite fra i romani e le popolazioni autoctone dell’Impero Romani, anticipando con molto anticipo le sfide tra le nazionali dell’Italia e della Francia, della Germania, della Grecia, della Spagna, del Portogallo e di tutte le micro nazioni dell’impero romano, con la partita più famosa che fu giocata contro i britannici nel 276 d.C. e vide proprio i “barbari inglesi” prevalere col punteggio di 1-0.

La redazione di Ternana Live ringrazia wikipedia per l’immagine concessa

Continua a leggere

Flash News