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Ternana-Cile: un ponte di amicizia per dei murales di solidarietà

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Era il giorno 11 settembre, però non il giorno 11 settembre del 2001, quello che tutti conosciamo, ma quello del 1973, quando un generale capitalista ed antidemocratico, decise di tradire il proprio governo, ed il proprio popolo, sia per convinzioni ideologiche personali, sia perché dietro di se aveva, i poteri forti del mondo, capitalisti e non solo, che volevano avere il grande giacimento di rame di quel paese, fino a quel momento sotto il contro dello stato del Cile. Si, il Cile, quel lungo e martoriato paese tra il pacifico e le Ande, che nel 1970 aveva avuto un governo Socialpopolare (ma non populista), che aveva statalizzato le industrie nazionali, e che per dare una mano ai ceti sociali meno abbienti di quel popolo, redistribuiva le ricchezze nazionali a tutti gli abitanti, andando però contro il volere delle multinazionali, che invece volevano il rame, la principale risorsa di quel paese, sotto il loro dominio, e tenere il popolo cileno sfruttato, insieme alla borghesia locale compiacente. Le leggi di questo governo, a favore del popolo, in un giorno cupo e buio, causarono la reazione di un generale, che al soldo delle multinazionali, fece bombardare il palazzo presidenziale, ed uccidere quel presidente legittimamente votato, insieme ad altre decine di migliaia di persone, forse centinaia di migliaia, ed andò a governare per 15 anni, senza consenso popolare, ma con il terrore, il popolo cileno. Che centra la Ternana dirà qualcuno, ma la Ternana centra eccome poiché, sia il comune di Terni e la Provincia di Terni diedero ospitalità ai profughi di quel popolo martoriato ed offeso, che ringraziarono i tifosi ternani, e la Provincia di Terni dipingendo i murales  del Liberati, con dei disegni raccontavano la storia tragica e triste di quel popolo oppresso nelle curve sud ed est dello Stadio Libero Liberati, firmandosi con il nome di Brigada Pablo Neruda, la cui sigla era BPN, sigla che ancora campeggia sui muri del Liberati,e da cui nacque un gruppo ultras (ancora esistente) chiamato Brigate Rossoverdi Ternana. La Città di Terni decise allora di dedicare al legittimo presidente del Cile Salvador Allende, uno dei ponti più importanti della città di Terni, denominandolo Ponte Allende, a memoria della tragedia di una nazione, ma anche della amicizia tra due popoli diversi ma simili

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