Al termine della vittoriosa gara casalinga contro la Torres per 3-1, queste le dichiarazioni in conferenza stampa del tecnico rossoverde Ignazio Abate: “Bisogna fare i complimenti alla Torres che ha una grande tecnica, struttura ed è allenata davvero molto bene. Oggi la mia squadra si è superata, nell’impatto fisico magari loro avevano qualcosa in più ma noi abbiamo sopperito con altre qualità. Va dato grande merito a questo gruppo che giorno dopo giorno dà tutto, con questa umiltà e con questa anima possiamo rimanere lì e giocarcela fino in fondo. Credo che le prossime tre gare praticamente in una settimana potranno rivelarci delle sorprese ma oggi abbiamo dato un segnale importante“.
“Giocare la palla aumenta autostima, in settimana noi ci alleniamo quasi esclusivamente su queste cose. In generale però quando c’è la mentalità ottieni i risultati, oggi non era semplice fare la fase difensiva contro la Torres. C’è stato un grandissimo sacrificio degli attaccanti e grandi letture da parte di tutti. Abbiamo preso gol su una situazione di contropiede nostro dove ci stavamo spingendo in avanti, la vittoria di oggi credo sia stata meritata“.
“Andare sotto dopo pochi istanti non sarebbe stato facile per nessuno, quando c’è organizzazione però si riesce a venirne fuori. La posizione di Cianci oggi è stata più mobile del solito, i ragazzi hanno avuto grandi letture. Il campo non ci ha aiutato ma siamo scesi in campo con grande personalità. La gara si è giocata sui duelli, Donati era l’ago della bilancia e i tre davanti si sono sacrificati tantissimo. Vedere una bella cornice di pubblico ci ha fatto molto piacere. Il tranello è sempre dietro l’angolo, non dobbiamo abbassare mai la concentrazione. Essere sereni e pensare che il lavoro è l’unica strada da perseguire”.
“Oggi abbiamo visto due squadre giocarsela a viso aperto e ne è uscita fuori una bella partita. Non sempre però è così perché a volte si affrontano squadra che giocano con un blocco dietro ed è difficile sfondare. Nelle partite al vertice ti esalti nei duelli, ma occorre adattarsi ad ogni tipo di incontro. Poi anche la componente fortuna è importante. La squadra la prestazione l’ha sempre fatta, quando hai dei ragazzi così mentalizzati poi alcune cose vengono più facili“.